L’evento è accreditato per:
MEDICO CHIRURGO specialista in:
malattie dell'apparato respiratorio; oncologia
N. PARTECIPANTI: 200
CREDITI FORMATIVI: 0,7
Il 30% dei pazienti con NSCLC è portatore di mutazioni di EGFR. L'identificazione delle mutazioni di EGFR è oggi una pietra miliare nel percorso di cura dei pazienti affetti da NSCLC. Il trattamento con TKl anti-EGFR ha migliorato drasticamente il paradigma di trattamento in termini di quantità e qualità di vita, sia in fase precoce che avanzata della malattia ed è quindi la scelta di elezione per questi pazienti.
Questo scenario si sta continuamente evolvendo, anche grazie alle più recenti piattaforme di sequenziamento, che hanno fornito indicazioni sulle mutazioni rare di EGFR e sui meccanismi di resistenza ai trattamenti.
Uno dei cambiamenti più significativi nell’ambito del NSCLC EGFR mutato riguarda la popolazione di pazienti con mutazioni di EGFR ex20ins, che rappresenta il 4-10% dei pazienti con mutazioni di EGFR. Questi pazienti sono insensibili ai TKI anti-EGFR e hanno una prognosi sfavorevole, rappresentando quindi un elevato unmet need. Per questa popolazione, oggi, fortunatamente stanno emergendo nuove terapie efficaci, che superano questa resistenza tramite meccanismi d’azione non-TKI.
Senza dubbio, i pazienti EGFR+ saranno testimoni di altre tappe altamente rilevanti nel migliorare gli outcome di questo carcinoma, come ad esempio strategie di combinazione TKI/mAbs, per le quali sono già disponibili i primi, incoraggianti dati.
Il simposio si propone di aggiornare gli oncologi riguardo alle nuove opzioni terapeutiche disponibili oggi per le mutazioni comuni e non comuni di EGFR nel NSCLC, con focus sulle le mutazioni ex20ins di EGFR.
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