L’evento è accreditato per:
MEDICO CHIRURGO specialista in:
ematologia; medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza; medicina interna; oncologia; medicina trasfusionale
FARMACISTA: farmacista pubblico del ssn
BIOLOGO
N. PARTECIPANTI: 10
CREDITI FORMATIVI: 24,7
La piastrinopenia autoimmune (ITP) è una malattia caratterizzata dalla drastica riduzione del numero di piastrine circolanti a causa della loro distruzione e della soppressione della produzione.
La malattia viene distinta in due forme: forme primarie(circa 80% del totale) e forme secondarie (20%). In entrambe la natura della malattia sembra essere di tipo autoimmune. Non sono note le cause che scatenano il processo e danno origine alla malattia. Nelle forme secondarie la malattia insorge a seguito di altre patologie (ad esempio malattie autoimmuni come il lupus, malattie ematologiche come la leucemia linfatica cronica) o a causa dell’assunzione di farmaci. La diagnosi di ITP viene effettuata per esclusione. Dal punto di vista clinico la malattia è caratterizzata dall’assenza di ogni altro sintomo che non sia direttamente relazionabile alla piastrinopenia. Le manifestazioni cliniche sono tipicamente emorragiche e si manifestano con la comparsa di petecchie, prevalentemente localizzate negli arti inferiori. Quando le piastrine raggiungono un livello particolarmente basso, con valori nell’ordine di 5000-10.000/μl, possono manifestarsi emorragie di vario livello con perdite di sangue dal naso, gengive o a carico del tratto gastrointestinale o genitourinario.
La mortalità in generale è molto bassa, ma la malattia può influire sulla qualità di vita dei pazienti.
n un contesto simile il progetto si pone l’obiettivo di identificare la terapia con i maggiori benefici per il paziente specifico.
Si partirà quindi dall’identificazione di:
- Profili di pazienti
- Setting dei pazienti affetti da ITP
Si prioritizzeranno:
• i principali fattori valutativi utilizzati dagli ematologi in fase di scelta del trattamento terapeutico da prescrivere al paziente;
• i fattori di scelta.
Da tutti questi elementi e partendo da «alberi decisionali» per singolo paziente identificato, si costruiranno delle schede di approccio al paziente che verranno testate nella fase di Lavoro Sul Campo per poi condividere le esperienze.
Nel periodo a partire dal 15 Ottobre 2024 al 31 gennaio 2025, i clinici saranno coinvolti in due incontri in presenza durante i quali saranno approfonditi, tramite un confronto tra pari, i temi sopra definiti. Tra un incontro e l’altro, i partecipanti saranno chiamati ad effettuare un training sul campo, ossia dovranno testare nella loro pratica clinica il lavoro costruito e condiviso durante il primo incontro con i pazienti affetti da ITP. Terminata la fase di lavoro sul campo, i clinici porteranno le proprie esperienze nel secondo incontro in presenza il cui output finale prevede la finalizzazione di schede condivise relative alla migliore terapia per ciascuna tipologia di paziente affetto da ITP.
LIVELLO DI COMPETENZA - Il corso mira ad un livello di apprendimento alto e complesso, tramite la condivisione di esperienze di professionisti che operano in ambito ematologico, allo scopo di redigere delle schede di approccio al paziente condivise che potranno tornare utili nella fase di diagnosi di ITP.
SCOPO DELLA FORMAZIONE - Il progetto offre agli Ematologi coinvolti nel trattamento del paziente affetto da ITP di attivare un percorso di formazione ECM che ha l'obiettivo di identificare la terapia con i maggiori benefici per il paziente specifico affetto da ITP.
GLI OBIETTIVI FORMATIVI del progetto sono i seguenti: • evidenziare le necessità specifiche del paziente con ITP; • focalizzare le modalità in cui le problematiche specifiche relative all’ITP vengono riconosciute e affrontate nella pratica clinica; • favorire un approccio open minded e multidisciplinare; • identificare la giusta terapia per il giusto paziente; • sharing experience di casi paradigmatici;
RISULTATI ATTESI PER I PARTECIPANTI - Al termine del percorso formativo i partecipanti miglioreranno: • le proprie competenze tecniche (linee Guida, strumenti di valutazione, update letteratura, etc); • le proprie competenze organizzative (standardizzare approcci mirati nella gestione del paziente affetto da ITP, identificare fattori valutativi e di scelta del trattamento terapeutico, etc.) • le proprie competenze di comunicazione multidisciplinare e di relazione con i pazienti.
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