Presentazione del corso

Negli ultimi anni lo scenario terapeutico delle sindromi linfoproliferative sta radicalmente cambiando. In particolare, nella leucemia linfatica cronica l’avvento di nuovi farmaci biologici ha determinato un sensibile miglioramento dei risultati in termini di efficacia e, contemporaneamente, una netta riduzione della tossicità. Questa situazione è in continuo divenire per l’arrivo di nuove generazioni di “Targeted agents” che vanno gradualmente ottimizzando il bilancio efficacia terapeutica/buon profilo di tossicità.

Sotto il profilo prognostico, la disponibilità di tecniche di citogenetica e biologia molecolare ha permesso di individuare gruppi di pazienti con alterazioni biologiche con diverso significato prognostico aprendo la strada a nuovi algoritmi terapeutici nella terapia di prima linea e nella terapia della malattia recidivata/refrattaria.

Questo percorso di aggiornamento si pone l’obbiettivo di valutare le diverse sfaccettature delle nuove opzioni terapeutiche con l’obiettivo di finalizzare nel modo migliore la terapia della CLL sia nel setting dei pazienti treatment-naive che in quello con malattia recidiva-refrattaria (R/R).

Alla luce poi delle nuove terapie a termine il confronto con quelle continuative è legato al grado di fragilità del paziente. Ad oggi non esiste una scala di fragilità dedicata al paziente con CLL e validata, ma se ne usano altre che seppur validate non sono dedicate.

Questo incontro vuole essere un momento di confronto delle esperienze che i partecipanti hanno fatto utilizzando un set di scale e precisamente:
- G8: Strumento di screening per la valutazione geriatrica
- 30 second Chair Stand Test
- Standardized-English-Mini-Cog
- Vulnerabilità psicosociale dell’anziano (OSS-3)

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